Acido Cogico: che cos’è? A cosa serve? Come si utilizza in cosmetica?

L’acido cogico anche chiamato “acido kojico” è una sostanza conosciuta per via delle sue possibili proprietà schiarenti a contatto con la pelle e per questo utilizzata come ingrediente all’interno di cosmetici, pomate e gel.

Può svolgere una possibile azione bloccante del processo di “melanogenesi” quindi, ideale per essere usato in sedute cosmetiche di bellezza e come coadiuvante di trattamenti per aiutare a contrastare lentigo solari, occhiaie, lentigo senili e melasma. 

Nei tempi antichi questo ingrediente naturale veniva estratto dalla crusca di riso, mentre oggi viene formulato bio-tecnologicamente a partire da due varietà di funghi. Scopriamo insieme quali possono essere le principali proprietà dell’acido cogico, come viene utilizzato in cosmetica e che tipo di controindicazioni può avere.

Proprietà e possibili effetti benefici

L’acido cogico è un agente funzionale con una possibile azione depigmentante, che viene ricavato da due specie di funghi appartenenti al genere Aspergillus. La principale azione svolta da questo acido è quella di inibire un enzima fondamentale nella sintesi della melanina, la tirosinasi. La melanina è il pigmento che dona colore alla pelle, ai capelli e agli occhi.

Bloccando l’attività della tirosinasi e, quindi, il processo di melanogenesi, ecco che l’acido cogico può avere un possibile effetto schiarente sulle macchie cutanee. Inoltre, secondo gli esperti, può avere una serie di possibili proprietà benefiche. In particolare:

  • può aiutare a mitigare i possibili effetti irritanti sulla pelle, perché ricco di antiossidanti;
  • può aiutare a contrastare l’acne, grazie alle sue possibili proprietà antibatteriche naturali;
  • può aiutare a contrastare le infezioni fungine della pelle, come candidosi, lieviti, tigna e piede dell’atleta, se utilizzato in concomitanza alle necessarie terapie farmacologiche prescritte dal medico.

L’acido cogico è una molecola instabile che a contatto con l’aria e la luce si ossida perdendo così la propria attività e conferendo al prodotto che lo contiene, tra gli ingredienti, una colorazione scura.

Modalità di utilizzo

Nonostante sembrano essere numerose le possibili proprietà benefiche attribuite all’acido cogico, il suo utilizzo riguarda esclusivamente il campo dell’alimentazione e della cosmesi. Gli usi in campo alimentare lo vedono impiegato:

  • sulla frutta privata della buccia e aperta a spicchi per evitare possibili ossidazioni;
  • sui frutti di mare per conservarne la tipica tonalità rosacea o rossastra.

In cosmetica, invece, l’acido cogico viene utilizzato sotto forma di depigmentante all’interno di maschere e pomate che possono essere applicate sulla pelle che presenta macchie, chiazze, melasma, cloasma e fastidi collegati a un’eccessiva pigmentazione cutanea.

La funzione di questa molecola è quella di bloccare la biosintesi della melanina, spegnendo l’enzima tirosinasi, una delle principali cause della possibile modificazione della tirosina.

In quali prodotti è contenuto questo ingrediente?

In commercio è possibile trovare numerose pomate con possibile azione schiarente per la pelle a base di acido cogico, che sembrano essere in grado di aiutare a lenire le alterazioni cromatiche. L’utilizzo di questi prodotti non sembra essere rivolto solamente alle chiazze provocate da una prolungata esposizione ai raggi solari, ma può essere utile anche per apportare dei possibili benefici sulle discromie cutanee in caso di lentiggini, melasma, cloasma, chiazze a causa della gestazione, lentigo senili, occhiaie e iper-pigmentazione.

I prodotti di cosmetica devono essere adoperati per via atopica e quindi, su pelli che sono soggette a discromia. Spesso questo composto viene anche inserito all’interno di pomate oppure gel, lozioni e sieri.

Al fine di potere aiutare a ridurre eventuali possibili effetti collaterali, l’acido cogico viene utilizzato a basse concentrazioni. Gli usi possono variare in funzione della complessità del disturbo presentato, della tipologia di pelle e se questa è più o meno sensibile al principio attivo.

Per rendere questo ingrediente biologico, la molecola viene spesso scambiata:

  • con sostanze naturali: che possiedono la stessa funzione ovvero i flavonoidi, i polifenoli, gli isoflavonoidi, gli stilbeni e le cumarine;
  • con il succo del melograno: che presenta acido ellagico, una molecola che può svolgere una possibile azione contrastante della tirosinasi;
  • con l’estratto di liquirizia: un altro composto che può svolgere una possibile azione sbiancante per via della compresenza di isoflavonoidi.

Acido Cogico ed Esfolianti

Insieme alle sostanze esfolianti, l’acido cogico può rilasciare possibili effetti benefici se miscelato con l’acido mandelico, l’acido salicilico e l’acido tartarico. Le pomate a base di acido glicolico tendono ad essere formulate insieme all’acido cogico ed ad ulteriori composti depigmentanti. Questo sembra essere possibile perché l’azione svolta da ciascuna molecola può aiutare a rimuovere le cellule cornee che possiedono un’elevata quantità di melanina e quindi, una delle principali cause della comparsa di chiazze scure sulla cute.

Controindicazioni e possibili effetti collaterali

L’acido cogico può dare problemi di sensibilizzazione, allergie da contatto e dermatiti. Il suo utilizzo è controindicato sulla pelle lesionata o fortemente irritata. La dermatite da contatto è uno dei possibili effetti collaterali più diffusi e può manifestarsi con arrossamento, irritazione, prurito, eruzioni cutanee, pelle gonfia, dolore e disagio.

La dermatite da contatto sembra essere l’effetto collaterale più comune nelle persone che possiedono una pelle sensibile e in coloro che utilizzano prodotti con una concentrazione di acido cogico superiore all’1%. Un utilizzo prolungato di prodotti contenenti questa molecola può rendere la pelle più suscettibile al rischio di scottature solari. 

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